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mercoledì 29 agosto 2012

Un viaggio nel mistero


"...dalla prefazione di CANARIE: UN VIAGGIO NEL MISTERO..."

In un momento così particolarmente delicato, nel quale il futuro non soltanto si tinge di nero ma, sempre più spesso, si nasconde all’orizzonte dei nostri sguardi, il fatto stesso di impegnarsi a capire diventa un valore aggiunto del quale si sente un estremo bisogno. Per quanto cultura e conoscenza vengano ormai relegati nei più oscuri meandri di un sistema caratterizzato dall’informazione stile “mordi e fuggi”, ampiamente di parte e non così libera come molti ancora si ostinano a farci credere, è necessario rimboccarsi le maniche e ricominciare da zero, e non soltanto da un punto di vista sociale, economico o politico, la vera necessità è quella di riscoprirsi e dare un senso alla nostra esistenza. Quando si inizia a perdere la coscienza di se stessi, quando la nostra stessa identità è offuscata dalle incertezze e dai dubbi, probabilmente bisogna fermarsi un attimo, riprendere fiato e iniziare a domandarsi quale sia il vero senso di tutto ciò che ci circonda, di quello che ci tiene prigionieri e di quello che potrebbe invece renderci liberi. Ho sempre pensato che la ricerca nel campo delle tematiche misteriose non sia soltanto un particolare hobby al quale si dedicano animi sognatori e fantasie sfrenate; indagare le nostre origini, la storia, i suoi enigmi, oppure volgere lo sguardo in alto e pensare che altre forme di vita, non necessariamente simili alla nostra, possano popolare l’universo, è un cammino che si snoda attraverso due ben distinte fasi, che si riveleranno in seguito in perfetta sinergia tra loro.

Non si può indagare il mistero senza prima indagare su noi stessi, senza effettuare quella riscoperta del proprio essere che sarà il primo passo verso un nuovo modo di sentire e percepire il mondo.

Chi indaga il mistero quasi sempre si ritrova a scoprire che, in realtà, ha sempre indagato se stesso, perché proprio l’uomo è il più grande dei misteri. Da questa consapevolezza nasce la speranza di un mondo e di un futuro migliore, costruito da uomini e donne che si sentono intimamente partecipi di quanto gli accade intorno.
Non possiamo costruire il presente se non siamo consapevoli del nostro passato, e non possiamo accedere a questa consapevolezza se ignoriamo totalmente le nostre origini, così come non possiamo costruire il futuro se non abbiamo bene in mente chi siamo e chi vogliamo essere.

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